Per anni ha rappresentato il sogno di un paese intero. Dopo la distruzione della guerra, è stato uno dei capisaldi della rinascita italiana. Il famoso 13 alla schedina, ha fatto sognare intere generazioni e al tempo stesso il Totocalcio ha aiutato la ricostruzione dello sport italiano, sotto forma di finanziamento. Dal 1946 ad oggi 70 anni di grande storia.

L’inizio di un’epopea 

Tutto nasce dalla volontà di Massimo Della Pergola, di creare sul modello già esistente in altri paesi, un gioco a pronostico legato al calcio, che potesse sia soddisfare il gettito erariale, che finanziare la ricostruzione dello sport in Italia. Da qui l’idea del Totocalcio, la cui prima schedina vide la luce il 5 maggio del 1946, ad appena un anno dalla fine della seconda guerra mondiale.

Prima dodici, poi il famoso tredici e infine un tredicissimo assai ibrido. 

Inizialmente fino al 1951, furono dodici le partite da pronosticare e con due gare di riserva. La prima schedina costava 30 lire a colonna e il tredici fruttò ben 430 mila lire, una cifra altissima per l’epoca. Dal 1951, si passò alle 13 gare in schedina e per ben 52 anni il “13” diventerà un must per l’intera nazione. Il 17 agosto 2003, con il totocalcio in declino rispetto agli altri giochi, come le scommesse, venne introdotta la quattordicesima gara, che diede vita al “tredicissimo”.

Montepremi da capogiro e vincite altissime 

La vincita più alta di sempre è stata registrata il 7 novembre del 1993, quando furono appena 3 i tredici, con ben 5 miliardi vinti a testa. Il montepremi più alto di sempre si avrà appena un mese dopo, con 34 miliardi raccolti dal singolo concorso. I 13 furono quasi 1.500 e così le quote scesero a 12 milioni di lire a testa.

La schedina per gli Italiani

Per anni il gioco del Totocalcio è stato un rituale a cui nessun appassionato di calcio si è mai potuto sottrarre almeno una volta nella vita. Infatti era talmente diffusa la moda della schedina, che assieme alla classica tazzina di caffè al Bar, era inevitabile giocare due colonne al totocalcio. Una passione che per anni ha fatto sognare grandi e piccini.