La Francia volta pagina con il gioco online. Infatti il senato transalpino ha approvato l’emendamento che apre alla liquidità nazionale condivisa, ovvero il famoso .eu. Lo riporta l’Arjel, ovvero il cugino d’oltralpe dei Monopoli di Stato Italiani. In pratica manca solo il si del parlamento per rendere il tutto ufficiale.
Il eu. per una vera comunità europea del gioco
Da 14 anni il comparto giochi in europa, chiede una parificazione del sistema, in modo tale da abbattere le barriere del gioco online e permettere agli stati stessi di incassare sotto il profilo delle tasse. Certo non è facile mettere d’accordo più parti, ma la strada tracciata dal Portogallo e intrapresa dalla Francia, è un ottimo segnale.
Il Portogallo apripista.
Appena un mese fa eravamo a tessere le lodi del paese lusitano, che contro ogni segnale ha dato il via alla condivisione della liquidità internazionale. Una mossa che probabilmente ha fatto rompere gli indugi anche alla Francia. In pratica l’apertura del .eu, permette ai giocatori francesi di confrontarsi con quelli di altri paesi. Paesi dove ovviamente è prevista la condivisione internazionale.
La Francia chiama l’Italia.
La mossa del senato francese a questo punto, diventa un assist formidabile anche per l’Italia. I due paesi, assieme a Portogallo e Spagna, da tempo stanno lavorando a questa sorta di mercato europeo del gioco online. In Italia tutto lascia presupporre che sarà la strada da seguire, anche se per il momento non arrivano ne conferme e ne smentite. Di sicuro la strada transalpina è quella da seguire.
Winamax vuole una concessione in Italia
Che l’Italia sia molto vicina alla condivisione della liquidità internazionale, lo dimostra il fatto che la più importante società di gaming francese, Winamax, stia cercando a tutti costi una concessione per il gioco online nel nostro paese. Se non fosse per il .eu, quale altro motivo ci sarebbe? Non solo, ma lo stesso colosso transalpino sta anche cercando una figura da inserire come country manager, proprio per il territorio italiano. Insomma sto matrimonio s’ha da fare.
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